Nell’ottobre 2006 mi trovavo per la seconda volta a Berlino con una amica fotografa alla scoperta della città. Sulla Unter den Linden, via centrale che in quello che solo poco piu’ di 20 anni fa era Berlino Est, troneggiava un enorme manifesto della “Palmers”, che copriva i lavori della Humboldt-Universität. Il manifesto mostrava ragazze del Crazy Horse di Parigi in lingerie della azienda austriaca Palmers.
Osservando le persone che in attesa di attraversare lo spartitraffico della strada restavano “incantate” davanti al manifesto scattai alcune foto, cercando di capire quale potesse essere l’inquadratura migliore per rendere la situazione surreale di piccoli omini al cospetto di patinate donne enormi.
Tornato a Roma, tra le centinaia di foto fatte, ritrovai anche la serie del manifesto e ne scelsi una, la piu’ rappresentativa, con l’uomo centrale in nero che porta la mano sulla testa.
La misi su internet e da allora questa foto ha raccolto, verificate almeno da me, piu’ di 1 milione di visite…. e da allora me ne sono successe di tutti i colori, perdendone di fatto il controllo.
La mia Sorpresa
Prima sorpresa per me è stata il successo inaspettato della foto. Spesso il fotografo conoscendo il contesto dei suoi scatti non riesce a vedere con occhio distaccato la foto per quello che è. A dire il vero non è neanche la foto del mio portfolio che preferisco, ma ci sono affezionato, tanto da chiamarla affettuosamente da parecchio tempo ormai unicamente i “Culi di Berlino“.
La Sorella
Nel 2008 mi scrisse un ragazzo tedesco chiedendomi se poteva avere una copia della foto stampata perche’ voleva regalarla a sua sorella che aveva posato per la pubblicità. La mia risposta fu che gliela avrei data se mi avesse indicato quale era sua sorella… mi rispose tranquillamente raccontandomi che la sorella faceva attualmente la trapezista a Parigi, il nome e il fondoschiena relativo, ottenendo cosi’ una stampa della foto. Successivamente nel Settembre 2014 mi contatta direttamente la ragazza per chiedermi il permesso di usare la foto per il suo sito web, cosa che ovviamente le accordo.
La Locandina
Nel 2010 mi scrive una persona facendomi i complimenti perchè aveva visto la foto come locandina di uno spettacolo teatrale a Parma, con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali. Non sapendone nulla, contatto il teatro e chiedo spiegazioni…. mi rispondono che mi avrebbero contattato a breve per chiedere l’autorizzazione e per pagarmi l’uso della foto. Tralasciando l’accordo successivo, il pagamento dei diritti e la mia obiezione che comunque buon senso vorrebbe di chiedere prima l’autorizzazione e poi usare la foto, rimasi veramente sorpreso che qualcuno mi avesse contattato avendo solo riconosciuto la mia foto in una pubblicità di uno spettacolo teatrale.
Il “Campione” Russo
Facendo ricerche nel 2009 su “Google Immagini” sulla mia foto scopro che in un noto sito di fotografia amatoriale russo si parla della mia foto. Traducendo tramite un traduttore internet la pagina scopro che un utente si proclamava l’autore della foto, asserendo di averla scattata a Parigi. La foto era diventata la foto della settimana di quel sito ed era nata una lunga serie di complimenti all’autore…. fino all’arrivo di un utente che dichiarò di aver già visto quella foto su internet in passato, attribuendomela. Chiesi in tal caso la rimozione della foto dal sito, se non prima di assistere alla sequenza di contumelie degli altri utenti verso l’autoproclamato autore della mia foto.
Il Falso
Nell’Ottobre 2014 mi scrive una modella polacca su Facebook, che si era riconosciuta nella foto, mi dice di essere una delle ragazze ritratte che aveva posato insieme ad una sua collega per un fotografo che poi le aveva regalato copia della foto. Le faccio un po’ di domande e scopriamo che la foto in cui realmente appare lei è una copia identica rifatta in Polonia, mai usata per promozione, ma non la stessa, restandoci male entrambi. Seppure le posture siano identiche, le ragazze e alcune calze sono differenti. L’originale poi è in bianco e nero e ha il taglio che è presente nella mia foto: solo fondoschiena e gambe, come se il fotografo si fosse ispirato al mio taglio dell’originale più che all’originale stesso.
La Galleria
Nel 2011 mi contatta una galleria ByLine Photo di Milano per sapere se volevo vendere la foto in edizione seriale e limitata presso i loro locali e su internet. Accetto la sfida, con curiosità, scoprendo di riuscire a vendere “un metro” di foto di carta Fine Art Baritata ad appassionati.
La Pagina del Crazy Horse
Nel 2012 mi segnalano che sulla pagina ufficiale di Facebook del Crazy Horse veniva usata come copertina la mia foto, senza nessun riconoscimento all’autore. Anche in tal caso qualcuno indica me come autore e mi viene riconosciuta la paternità della foto da parte del Crazy Horse, “proprietario” di fatto delle ballerine rappresentate dalla pubblicità della Palmers. Lecita poteva essere la domanda sul perche’ non usare la foto pubblicitaria originale senza persone…
I Fotomontaggi
Recentemente scopro che girano su internet immagini modificate della mia foto, con le persone che guardano ma con le ragazze invece sostituite da tutto il possibile (squadre di calcio, fidanzate, figli, ritratti, scritte, slogan). Con infinita difficoltà, e grazie ad un amico, scopro che il sito russo Loonapix e la sua applicazione Android avevano creato un “template” che permetteva di sostituire le ragazze con foto caricate dagli utenti via web o smartphone. Scrivo al sito e richiedo l’immediata rimozione del modello per uso non autorizzato di una porzione significativa della mia foto e perchè rischiava di far passare anche la mia come un fotomontaggio. Avrei volentieri intrapreso una azione legale, ma i riferimenti del sito portavano ad un anonimo dominio russo…. ma ahimè molto popolare tra gli utenti di internet. Il sito su mia protesta celermente e con scuse rimuove il modello. Non mi nascondo la soddisfazione però di aver verificato che tolti i “fondoschiena” si riconosceva pubblicamente agli omini spettatori un valore intrinseco.
Per concludere… per il momento.
Non sono mai stato geloso delle mie foto, non mi è mai piaciuto aggiungerci scritte di watermark per legarle indelebilmente all’autore, solitamente concedo l’uso gratuito per blog e per finalità non commerciali a patto che venga indicato l’autore.
Spesso combatto chi usa le mie foto senza indicare l’autore, quando ho tempo e pazienza.
Sempre combatto chi usa le mie foto per finalità commerciali.
Devo dire che su internet esiste una maggioranza di utenti corretti che riconoscono i credits alle foto e che di fatto aiutano a far conoscere il mio lavoro. “Surprise!” o i “Culi di Berlino” negli anni mi ha aiutato molto in questo e gliene sono grato nonostante i continui inseguimenti, risate, soddisfazioni e disavventure che mi ha regalato e che credo ancora mi regalerà.